Pubblicazioni digitali

In questa sezione è presentata l'attività pubblicistica a carattere digitale. Cliccando su ogni copertina si potrà accedere al sommario del cd

1998, Palermo

S. Farinella©

Vulgo dicto lu Zoppo di Gangi.

Gaspare Vazzano e Giuseppe Salerno.

Due pittori nella Sicilia della Controriforma

 

L'intensa esperienza artistica maturata tra la fine del XVI e il primo trentennio del XVII secolo portò sia Gaspare Vazzano che Giuseppe Salerno a rivestire un ruolo determinante nella cultura pittorica siciliana della Controriforma e dell'ultima Maniera.

Una mostra organizzata dal Comune di Gangi nella primavera del 1997 ha contribuito a gettare nuova luce su fatti ed avvenimenti, tributando ai due artisti, dopo tre secoli, il meritato ricordo.

Questo itinerario multimediale conduce il visitatore lungo il percorso della vita, artistica e naturale, dei due grandi pittori gangitani, visitando le loro opere, la grande mostra del 1997 e la città natale dei due artisti, insieme alle opere dei grandi pittori contemporanei che, oltre a quelle dello Zoppo di Gangi, di Gaspare Vazzano e di Giuseppe Salerno, sono sparse in tutta la Sicilia.

 


2013, Gangi

S. Farinella©

L'abbazia di Santa Maria di Gangi Vecchio.

Storia, arte e misteri

dell'antico cenobio benedettino

 

Una sistematica ricerca di fonti ha rivelato una considerevole quantità di documenti inediti che, in maniera alquanto inaspettata, ha ampliato di parecchio l’orizzonte delle conoscenze sull’antica abbazia benedettina di Gangi Vecchio: grazie alla documentazione inedita rinvenuta ho potuto ricostruire (nel testo ultimato nel 2010 e proposto in versione digitale) la storia vera dell'antica abbazia e la sua vera fisionomia attraverso immagini e numerosi grafici. Viene anche proposta la risoluzione di alcuni misteri dell'abbazia di Gangi Vecchio, come la presenza dell'aquila imperiale sul portale e altre vicende.

Il 2013 segna una tappa importante per quella che fu un tempo la rinomata abbazia di Santa Maria di Gangi Vecchio: in questo anno ricorre infatti il 650° anniversario della fondazione del monastero e in- sieme il 600° anniversario della sua elevazione ad abbazia. Due date che scandiscono due momenti significativi nella vita del cenobio benedettino e che segnano profondamente la vita di un ampio territorio: a questo lavoro lungo e faticoso affido dunque il compito di celebrare le due ricorrenze, ma soprattuto il compito di far conoscere  buona parte di una storia celata per oltre sei secoli.